"L'esperienza della pandemia non
è da sciupare: siamo cresciuti in umanità e spiritualità, e
questo è testimoniato dalla generosità delle persone e del
personale sanitario impegnato durante i mesi del Covid. Non
sperperiamo questo bagaglio e sfruttiamolo per ripartire". Così
l'arcivescovo di Vercelli, monsignor Marco Arnolfo, in occasione
della solenne messa di Sant'Eusebio, patrono di Vercelli e primo
vescovo del Piemonte, celebrata questa mattina nella Cattedrale.
Alle celebrazioni erano presenti, tra gli altri, il sindaco
Andrea Corsaro e il presidente della Provincia Eraldo Botta.
Arnolfo, in apertura della messa, ha inaugurato l'Anno
Eusebiano, che cade nel 1650esimo anniversario della morte di
Eusebio, avvenuta nel 371. "Occorre ripartire insieme con il
piede giusto - ha proseguito l'arcivescovo nella sua omelia -;
Su quali indicazioni? Dobbiamo ascoltare la parola di Dio e il
canto del Creato. E' il tempo di scegliere cosa conta nella
vita, ed è il tempo di reimpostare la rotta della vita verso il
Signore e verso gli altri".
Le celebrazioni proseguiranno questa sera nella basilica di
Sant'Andrea con un concerto della Camerata Ducale, in versione
doppia (alle 20 e 21,30) a causa delle restrizioni dovute al
pericolo di contagio.
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