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Fase 2: allarme bus turistici, 1.200 mezzi fermi in Piemonte

Fase 2

Fase 2: allarme bus turistici, 1.200 mezzi fermi in Piemonte

Per 230 aziende fatturato azzerato, a rischio sopravvivenza

TORINO, 05 giugno 2020, 14:22

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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I 1.300 dipendenti delle imprese di bus turistici a noleggio del Piemonte lanciano un grido di allarme. "Il Governo non ha ancora previsto alcun sostegno per il comparto, escludendolo dal settore del turismo. E' a rischio la nostra sopravvivenza", affermano. Le 230 aziende fanno i conti con un fatturato azzerato e 1.200 mezzi bloccati nei parcheggi dall'inizio del lockdown,. La stagione lavorativa, già fortemente compromessa, non ha al momento alcuna prospettiva di ripartenza.
    "Il 23 febbraio è stato uno choc. L'impatto del Covid-19 è stato immediato e ha cancellato un anno di lavoro - spiega Fabio Figus del Comitato Bus Turistici Italiani in Piemonte - la nostra attività si concentra, per oltre il 50%, nel periodo da marzo a giugno e almeno per l'80% da marzo a ottobre.
    Probabilmente ripartiremo nella primavera del 2021. Nel frattempo i nostri autisti, professionisti specializzati, stanno cercando alternative di lavoro nel comparto merci o nel trasporto pubblico. Il nostro comparto rappresenta il 40% del settore trasporti, ma gli aiuti economici sono destinati soltanto al Tpl". E oltre al danno economico, mancano linee guida per la sicurezza a bordo. "Una ripartenza è al momento impossibile - aggiunge Figus - non abbiamo certezze sul distanziamento da garantire sui bus. Lo stato di crisi del comparto può sfociare in un dramma sociale, danneggiare il turismo e compromettere il futuro della mobilità. Occorre un'azione mirata, tempestiva, decisa e concreta".
   

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