Arrivano anche nei reparti
"covid" degli ospedali vercellesi le maschere da snorkeling
trasformate in respiratori polmonari per il trattamento dei
pazienti colpiti da coronavirus. Nei giorni scorsi l'Asl di
Vercelli l'ha sperimentata grazie alla collaborazione degli
studenti del Liceo Scientifico Avogadro, che hanno modellato una
valvola per collegare la maschera ai respiratori polmonari Cpap,
e del primario di Malattie Infettive dell'ospedale Sant'Andrea,
Silvio Borrè. A fare da raccordo il consigliere regionale e
presidente della commissione Sanità della Regione, Alessandro
Stecco. La valvola è quella di Isinnova, un'azienda di Brescia
che ha brevettato il disegno e lo ha reso disponibile
gratuitamente. "Grazie all'Asl - dice Stecco - ci siamo
confrontati in più riunioni perché servivano degli accorgimenti
ulteriori per adattare la maschera e ottenere il risultato
finale. Ho tenuto informato l'assessore regionale
all'Innovazione Matteo Marnati, che espanderà su tutto il
territorio piemontese il metodo di messa a punto della maschera
e del raccordo". Il progetto in 3D è stato realizzato in
collaborazione con altri studenti che partecipano alla scuola di
robotica dello Scientifico di Vercelli.
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