"Speriamo che questa volta
Schmidheiny non la faccia franca: vittime di amianto ce ne sono
state e ce ne saranno ancora". Parla così Italo Ferrero,
rappresentante dell'Afeva, Associazione familiari vittime
dell'amianto, che questa mattina ha occupato la piazza di fronte
al tribunale di Vercelli per l'udienza preliminare del filone
vercellese su Eternit che riguarda 392 casi di morte o malattia
per l'esposizione alle fibre del minerale.
Tanti come lui hanno indossato il tricolore con la scritta
"Eternit giustizia". "Ho avuto quattro familiari morti di
amianto, tra cui uno di 49 anni che non ha mai lavorato in
fabbrica - racconta Ferrero -. L'unica sua 'colpa' è stata
quella di aver respirato l'aria di Casale. Continueremo ad avere
morti fino al 2040 solo per aver respirato la fibra killer:
Schmidheiny deve pagare, perché era consapevole che stava
uccidendo centinaia di persone".
Presente al presidio Valter Bossoni, leader Cgil Vercelli:
"Chiediamo giustizia in maniera definitiva".
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