"Non so ballare, non so recitare,
non insegno fitness, tennis, arco, non so usare il microfono o
suonare uno strumento, ma ho una qualità importantissima:
piaccio alla gente". Alessandro Guandalini lo scopre all'inizio
della sua carriera di animatore nei villaggi turistici, partita
a ventidue anni. E' questo forse il segreto del suo successo,
che lo porta in due decenni - prima nei Villaggi del Ventaglio,
poi nei Bravo Club di Alpitour - a salire tutti gli scalini
della gerarchia dell'animatore.
Questa parabola è l'oggetto del volume di memorie 'Alla
granda, la mia vita di animatore tra spiaggia e realtà',
pubblicato dalle edizioni Il Rio. Con una scrittura
spumeggiante, Guandalini ne ripercorre le tappe, dedicando ogni
capitolo a una stagione. Alla fine della carrellata si scopre
che gli animatori sono tutti una grande famiglia e si ritrovano
negli anni, non solo fra loro ma anche con gli amici locali e
gli ospiti affezionati. Vivono amicizie e amori, e la loro casa
è il mondo.
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