"Non posso cambiare il mio punto di
vista sui cori razzisti solo perché ho cambiato società.
L'Italia dovrebbe smetterla". Maurizio Sarri torna su una delle
battaglie condotte quando era alla guida del Napoli, quella
contro i cori razzisti o di discriminazione territoriale. "Sono
una manifestazione di inferiorità netta rispetto a quello che si
respira negli stadi europei - aggiunge -. Il Napoli è una delle
squadre che subisce questo tipo di atteggiamenti e la mia idea è
la stessa. E ora di finirla di restare 30-40 anni indietro
rispetto all'Europa".
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