E' stato convalidato dal
tribunale ad Alessandria l'arresto di Y.N., che la sera del 12
giugno - durante un litigio nell'alloggio di via della Palazzina
al quartiere Cristo - ha stretto una cintura al collo della
convivente che era poi riuscita a fuggire. E' però caduta
l'accusa di tentato omicidio, che è stata trasformata in quella
di lesioni aggravate. L'uomo è stato scarcerato: il giudice gli
ha imposto il divieto di avvicinarsi a meno di 100 metri.
"Dalla documentazione fotografica - spiega l'avvocato
Massimiliano Borsalino - è emerso che il soqquadro nelle stanze
era dovuto anche al fatto che la donna ha lanciato degli oggetti
verso l'uomo, rimasto colpito da qualcosa di simile a un
posacenere. Solo a quel punto lui avrebbe preso la cintura con
l'intenzione di legarle le braccia; poiché continuava a
divincolarsi, è arrivata al collo ma in quel momento lui ha
lasciato la presa. Il gip ha riconosciuto l'azione
potenzialmente lesiva e pericolosa, ma anche la desistenza
dall'azione".
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