Il terziario tiene, ma cala la fiducia
delle imprese. E' il quadro che emerge dall'indagine sul primo
trimestre 2019 condotta, su un campione di 800 aziende, da
Ascom Torino e Format Research. A soffrire di di più sono le
imprese più piccole, soprattutto nel commercio al dettaglio.
"L'indice di fiducia ha dati peggiori dell'economia reale - dice
Maria Luisa Coppa, presidente di Ascom - è un effetto
psicologico, dettato da fattori mediatici e dal clima di
incertezza politica pre-elettorale. Il calo della fiducia è un
segnale allarmante, che può precedere una flessione negli
investimenti". Segnali positivi dall'occupazione, ma "si tratta
per di più della stabilizzazione dopo i jobs act", precisa
Coppa.
Un altro segnale di incertezza è il rapporto con le banche:
in calo, dal 25% al 24%, la quota delle aziende che chiedono un
finanziamento. A fine 2019 è previsto nel terziario, un saldo di
+1280 imprese che compensa il calo (- 1.332), negli altri
settori (industria, agricoltura, manifattura e costruzioni).
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