A fianco di chi si batte per la Tav,
ma non in piazza, domani a Torino. L'europarlamentare Alberto
Cirio (Fi), candidato del centrodestra alla presidenza della
Regione Piemonte, in una lettera aperta a "tutti coloro che
parteciperanno alla marcia Sì Tav" spiega perché non si unirà
fisicamente a loro. "Il rischio di una strumentalizzazione
politica, e di trasformare una piazza che ha unito il Piemonte
in una che si divide per bandiere e coalizioni, è troppo alto".
"Sono stato il primo - scrive Cirio - a depositare a
Bruxelles una petizione europea Sì Tav e a portare il presidente
dell'Europarlamento Tajani in visita ai cantieri, la scorsa
estate. Ho appoggiato tutti gli eventi organizzati finora e, se
i bandi non fossero partiti, adesso probabilmente sarei
incatenato a Chiomonte". Cirio riconosce alle 'madamin' del
comitato 'Sì Torino va avanti' e Mino Giachino, fondatore
dell'associazione 'Sì tav sì Lavoro' il merito di avere portato
la questione Tav su una dimensione più ampia.
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