Un "ritorno alla risaia
tradizionale" per contrastare l'emergenza siccità. L'appello
arriva dai direttori dei consorzi irrigui Ovest Sesia, Est Sesia
e Bonifica della Baraggia Biellese e Vercellese, che invitano i
risicoltori del territorio a mettere da parte per quest'anno le
tecniche innovative di semina del riso, e tornare alle
'origini', quando le risaie venivano allagate fin dal mese di
aprile.
Ultimamente va sempre più di moda tra i conduttori agricoli
la cosiddetta 'semina in asciutta', che consiste nella
distribuzione dei semi delle piantine di riso sul terreno
senz'acqua, che invece viene immessa in risaia in un secondo
momento. Secondo i tre consorzi, la diffusione della nuova
tecnica non garantisce la fase di accumulo dell'acqua nelle
falde, importante serbatoio idrico per la pianura insieme ai
ghiacciai alpini. L'acqua, scarsa per mancanza di piogge,
potrebbe non essere sufficiente per consentire l'irrigazione di
tutto il comprensorio, 250.000 ettari tra Vercelli, Novara e
Biella.
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