È seminfermo di mente Khalid De
Greata, il 28enne nigeriano accusato dell'omicidio di Maurizio
Gugliotta, il 51enne di Settimo ucciso il 15 ottobre 2017 al
mercato di 'libero scambio' di Torino con una coltellata. A
stabilirlo è una perizia tecnica disposta dal gup.
La sentenza del processo era prevista il 19 ottobre 2018, ma
è stata rinviata su richiesta del giudice Stefano Vitelli. Per
l'imputato, accusato di omicidio aggravato da futili motivi e
tentato omicidio nei confronti di un amico della vittima, il pm
Gianfranco Colace ha chiesto l'ergastolo. Secondo la consulenza
della Procura, De Greata soffre di "seminfermità mentale e
disturbo psicotico con caratteristiche paranoidi. Ma è comunque
in grado di stare in giudizio". La prossima udienza è fissata
per il 12 marzo 2019.
"Non mi convincerò mai che è pazzo, non lo perdonerò mai - si
sfoga la vedova di Gugliotta, Carmela Caruso, parte civile nel
processo - Dov'è il nostro Stato?".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA