"Solo se dalla Grande Madre Terra
riemergerà il 'femminile' tenuto nascosto grazie anche alla
tradizione letteraria, che parla di principesse addormentate in
attesa del ritorno dell'eroe, e solo quando le donne prenderanno
il potere, il mondo si salverà". Lo dice l'attrice Lucilla
Giagnoni nelle note di regia di 'Magnificat', in scena in
anteprima al Teatro Astra di Torino, coprodotto da Tpe (Teatro
Piemonte Europa) e Ctb (Centro Teatrale Bresciano).
Nel suo ultimo spettacolo, l'attrice novarese condensa il
lavoro condotto negli ultimi anni attraverso la Trilogia della
Spiritualità, iniziata con 'Vergine Madre', scritto dopo la
tragedia delle Torri Gemelle nel 2001, e la Trilogia
dell'Umanità, di cui Magnificat è il pannello conclusivo. Il
lavoro scava nella divisione della cultura universale tra il
'maschile' e il 'femminile', passando attraverso Dante, il
Vangelo, il pensiero orientale e molto altro. "Il mondo sta
cercando di salvarsi - dice l'attrice - cioè sta ricercando il
femminile".
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