In Piemonte sarà l'ospedale a
spostarsi a casa dei piccoli pazienti oncologici, con vantaggi
non solo per la loro qualità di vita ma anche per la loro
salute, poiché si eviterà di esporli a contatti potenzialmente
pericolosi, trattandosi di bimbi immunodepressi. Lo prevede un
progetto pilota del Regina Margherita, presentato in Regione.
Si partirà con una decina bambini, in collaborazione con
l'Ail (Associazione italiana contro leucemie e linfomi) e con
l'Ugi (Unione genitori italiani conto il tumore). Lavoreranno al
progetto due infermieri esperti, che faranno a domicilio
prelievi e medicazioni, pratiche pressoché quotidiane. I bambini
potranno così stare meno in ospedale mantenendo una vita più
normale.
"L'importanza di un ospedale - rimarca il governatore Sergio
Chiamparino - si misura sempre meno in termini di letti e sempre
più nella capacità di integrarsi in rete. Intendiamo estendere
l'iniziativa a tutto il Piemonte, inserendola organicamente
all'interno della sanità regionale".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA