Dopo due anni di chiusura e 7 mesi
di lavori per il restauro della volta settecentesca, riapre la
chiesa del Santo Sudario, l'edificio religioso torinese che da
20 anni ospita nella sua cripta il Museo della Sindone.
L'intervento si era reso necessario in seguito ai gravi danni
causati alla decorazione pittorica di Piero Alzeri e Michele
Antonio Milocco dalle infiltrazioni d'acqua ed è stato
realizzato grazie al sostegno economico di Fondazione Crt,
Compagnia di San Paolo e Niaf, il National Italian American
Foundation.
"Il restauro degli affreschi - sottolinea la sindaca Chiara
Appendino - rappresenta non solo un importante intervento
finalizzato alla salvaguardia di un prezioso bene storico e
artistico cittadino, ma anche un atto di attenzione e rispetto
nei confronti di uno dei simboli, la Sindone, in cui la nostra
città ormai da secoli si riconosce".
La chiesa viene così restituita alla città anche per un
fruizione più ampia attraverso mostre, conferenze e concerti.
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