Fermare i lavori per la
Torino-Lione è "una richiesta irrituale, irresponsabile e
illegittima". Lo affermano le forze economiche piemontesi -
industriali e costruttori edili - che hanno convocato una
conferenza stampa per chiedere che i lavori vadano avanti. Oltre
cento persone presenti tra esponenti delle categorie economiche,
produttive e della politica.
"Fermare l'opera significa rendere inutile l'intero Corridoio
Mediterraneo, condannare il Piemonte al tutto gomma, tenersi una
linea ferroviaria di oltre 150 anni fa", sostiene il presidente
di Confindustria Piemonte, Fabio Ravanelli. "Siamo molto
preoccupati, è in gioco il futuro delle aziende e dei nostri
figli. Torino potrebbe diventare un binario morto", aggiunge
Dario Gallina, presidente degli industriali torinesi. Per il
presidente del Collegio Costruttori, Antonio Mattio, "questi
continui cambi di rotta rendono evidente la mancanza di una
visione strategica di lungo periodo sia degli amministratori
locali sia del governo centrale".
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