Creare una filiera industriale per
sfruttare al meglio le opportunità legate allo smaltimento delle
scorie nucleari (decommissioning) degli impianti presenti in
Italia. È la proposta che ha lanciato la Cisl oggi, in occasione
di una visita ai siti vercellesi di Sogin.
"Dopo quasi 20 anni di attività della Sogin - affermano i
segretari nazionali Cisl e Flaei Cisl, Andrea Cuccello e Carlo
Meazzi - constatiamo che dei 3,7 miliardi pagati dagli utenti
con gli oneri nella bolletta elettrica solo 700 milioni sono
stati usati per lo smantellamento. Il resto è stato speso per
costi di gestione (1,8 miliardi) e per il trattamento in Francia
e Regno Unito del combustibile radioattivo da noi prodotto (1,2
miliardi). È fondamentale che il Governo individui un deposito
nazionale che garantisca sicurezza per la popolazione e
salvaguardia per l'ambiente, e crei anche nuova occupazione".
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