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Indagato a sindaca, 'Cacao è trappola'

Indagato a sindaca, 'Cacao è trappola'

Tentativo condizionare sindaca in carte indagine locali notturni

TORINO, 14 giugno 2018, 13:58

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Un tentativo di condizionare la sindaca Chiara Appendino accompagnato da una 'bufala' su Beppe Grillo. Il dettaglio spunta dalle carte dell'inchiesta sui locali notturni che vede al centro il notaio Alberto Morano, consigliere comunale di opposizione.
    Uno degli indagati, Angelo D'Amico, ex consigliere comunale per Fi e poi collaboratore di Morano, contattò la sindaca il 1 giugno 2017 via whatsapp in merito alla discoteca Cacao. Morano era contrario al rinnovo della concessione ms, secondo l'accusa, fece chiedere al titolare del locale 200 mila euro per cessare la sua battaglia politica. D'Amico scrisse alla Appendino che l'atto di rinnovo sarebbe stato impugnato dai gestori e parlò di un "trappolone". "Hanno scoperto che Beppe Grillo è il padrino di battesimo della figlia del titolare, ti attaccheranno pubblicamente". La sindaca rispose che la circostanza era falsa e che la concessione era già stata rescissa: al Cacao era solo stato permesso di proseguire l'attività durante l'estate.
   

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