Successo per l'Asta del Barolo,
giunta quest'anno alla 16esima edizione. Sono 51 i lotti venduti
a collezionisti e professionisti di tutto il mondo. Oltre 150
bottiglie, di annate comprese tra il 1947 e il 2000, tra cui
Magnum e Doppio-Magnum, per un ricavato complessivo di 50 mila
euro. Soldi che aiuteranno l'associazione 1 Caffè, di Luca
Argentero e Beniamino Savio, a creare un punto di stoccaggio per
alimenti e vestiti nel centro di Torino.
"E' stata l'Asta più riuscita di sempre", commenta Gianni
Gagliardo, presidente dell'Accademia del Barolo che la promuove.
"I lotti sono aumentati di numero, sono variegati e hanno
raccontato con pezzi rarissimi una parte di storia del Barolo".
La bottiglia più cara, un barolo Monfortino del 1926 di
Giacomo Conterno, è stata acquistata per 4.400 euro da una
studentessa taiwanese di '3IC', centro studi internazionale sul
vino che ha riunito in questi giorni a Barolo i suoi studenti.
Nel lotto anche un Bra duro d'alpeggio messo a disposizione da
Latteria Inalpi.
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