Otto anni di carcere è la pena
chiesta oggi in tribunale a Torino per l'imprenditore Gian Mario
Rossignolo processato per il fallimento della storica casa
automobilistica De Tomaso. Per il figlio Gianluca ne sono stati
chiesti sei. Pene minori invece per l'altra mezza dozzina di
imputati. L'accusa è sostenuta in aula dal pubblico ministero
Vincenzo Pacileo. Al centro del processo figura l'acquisto, da
parte della De Tomaso, di un ramo d'azienda della Pininfarina
considerato "decotto".
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