Tre musei torinesi con età e natura
ben diverse tra loro, l'Egizio, la Fondazione Sandretto Re
Rebaudengo e i Musei Reali hanno unito le loro forze per
realizzare una grande mostra pensata per far riflettere
sull'importanza del patrimonio culturale, sul valore oggi dei
musei, sul concetto di arte universale e sulle pulsioni di
distruzione dell'arte stessa che l'uomo ha esercitato da sempre
e non solo in epoca contemporanea.
La mostra, intitolata 'Anche le statue muoiono', dislocata
nelle tre sedi, da oggi al 9 settembre, vede per la prima volta
esporre opere contemporanee nell'ottocentesco Museo Egizio e
opere antiche in un museo moderno quale la Fondazione Sandretto,
in un rimando continuo, in un dialogo ininterrotto tra passato e
futuro. All'Egizio la mostra, (alla quale ha collaborato anche
il Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino) è stata
allestita, non a caso, nella sala dedicata a Khaled al-Assad
barbaramente ucciso dall'Isis nel tentativo di difendere il sito
di Palmira.
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