Una cinquantina di attivisti No Tav
Terzo Valico si sono visti recapitare la notifica di conclusione
indagini per gli incidenti alla manifestazione del 5 aprile
2014. Gli vengono contestati, a vario titolo, i reati di
resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, danneggiamenti,
travisamento. Gli indagati hanno tra i 27 e i 73 anni.
In migliaia manifestarono al cantiere di Radimero ad Arquata
Scrivia e, dopo aver sfondato le recinzioni, furono respinti
dalle forze dell'ordine. In 17 sono rinviati a giudizio anche
per i fatti di Pozzolo Formigaro della settimana successiva e
uno anche per manifestazione non autorizzata. "Il pm Padalino -
sottolineano i No Tav Terzo Valico - è lo stesso che è stato uno
dei più acerrimi nemici dei No Tav della Valsusa. Confezionò
l'accusa di terrorismo per alcuni di loro, poi miseramente
caduta nelle aule dei tribunali. Ora, dopo il trasferimento ad
Alessandria, ha avuto di nuovo fra le mani la possibilità di
rinviare a processo 50 'cugini' degli acerrimi nemici
valsusini".
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