E' ambientato nei tempi moderni dei
social, delle amicizie virtuali cercate per riempire i vuoti
reali, dei cambiamenti attesi ma che spesso non arrivano, lo
spettacolo in prima nazionale il 23 gennaio al Teatro Carignano
di Torino 'Le trois soeurs' di Cechov, regia di Simon Stone,
enfant terrible della regia europea.
E' una coproduzione tra Teatro Stabile di Torino e
Odeon-Theatre de l'Europe che unisce un testo classico e
amatissimo con la drammaturgia contemporanea. Sullo sfondo del
testo di Cechov ci sono l'irrequieta Russia di inizio '900 e una
famiglia benestante e pigra che organizza feste ed eventi
sociali sognando di cambiare le cose. Ma nulla cambia e
nell'aria si respira delusione e senso del nulla. Proprio come i
personaggi contemporanei immaginati da Stone che si muovono come
animali in cerca di non si sa cosa. "Il teatro di Cechov è un
teatro della soglia - dice il regista - di attimi che precedono
momenti drammatici non colti. Tutto sembra accadere altrove, in
un mondo virtuale".
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