Armi da guerra, mitra, reperti
bellici e circa 1.500 grammi di esplosivo al alta potenziale: è
un vero e proprio arsenale quello sequestrato dalla squadra
mobile di Torino in una cascina di San Benigno Canavese,
nell'area metropolitana di Torino. Appartenevano ad un operaio
incensurato di 60 anni, deceduto nei mesi scorsi. Perfettamente
conservate e funzionanti, gli investigatori della polizia stanno
ora effettuando accertamenti per stabilire se siano state
utilizzate per compiere dei delitti e perché l'uomo le
custodisse.
"Erano anni che non si sequestravano armi di questa
pericolosità", sottolinea Marco Martino, dirigente della Squadra
Mobile di Torino che ha effettuato il sequestro. A condurre i
poliziotti alle armi è stata la vedova dell'operaio, ignara che
il marito custodisse un simile arsenale. Tra le armi sequestrate
anche kalashnikov, uno Schmeisser della Wehrmacht, un fucile
Sten inglese. Sembra difficile che l'uomo, che aveva un porto
d'armi per la caccia, le custodisse solo per passione.
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