Gli effetti degli incendi di
ottobre sulla fauna selvatica sarebbero meno gravi del previsto.
E' l'indicazione data da una serie di sopralluoghi effettuati
sulle montagne piemontesi da tecnici e funzionari dei servizi
Tutela Fauna e Flora della Città Metropolitana, avvalendosi
della collaborazione del personale dei comprensori alpini di
caccia, del Parco nazionale del Gran Paradiso, del Parco
regionale delle Alpi Cozie e dei Carabinieri Forestali.
Le verifiche a campione sono state effettuate in Valle di
Susa, Valle Orco e Val Chisone. Anche nel territorio di
Mompantero, dove i roghi sono stati più devastanti, sono state
trovate tracce recenti del passaggio di cinghiali, cervi,
caprioli, camosci, lepri, volpi e lupi. Annotate orme anche in
Val Germanasca. "Il fatto di avere constatato la presenza
recente di fauna selvatica - è la considerazione della Città
Metropolitana - è il segno di un'alta capacità di resilienza
dell'ambiente ai danni causati dall'incendio".
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