Oltre 9.000 posti di lavoro persi
dal 2008 in provincia di Torino - gli iscritti alla cassa edile
sono la metà, da 18.376 a 9.184 - e 1.880 aziende chiuse.
Lanciano un nuovo allarme i sindacati del settore edile, che
hanno organizzato un sit in davanti alla sede Ance a Torino, in
vista dello sciopero nazionale del 18 dicembre per il rinnovo
del contratto nazionale scaduto da più di un anno.
"Il settore - spiegano Marco Bosio (Fillea Cgil) Gerlando
Castelli (Filca Cisl) e Claudio Papa (Feneal Uil)- è sempre più
in crisi. Il mancato rinnovo del contratto per 1 milione e mezzo
di dipendenti in Italia contribuisce a danneggiare i lavoratori.
Oltre all'aumento salariale, chiediamo il contratto di cantiere
contro il dumping contrattuale di aziende che lavorano
irregolarmente, facendo uso di lavoro nero o di contratti non
edili (con minori tutele). Si stimano, in provincia di Torino,
3.000 lavoratori in nero e 4.200 con contratti non edili
(metalmeccanici, multiservizi, terziario, florivivaisti)".
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