Si riaccende la polemica sul debito
Ream, la caparra da 5 milioni che la Città di Torino deve
restituire alla società nell'ambito del progetto Westinghouse, e
in particolare sulla sua iscrizione nel bilancio comunale. I
revisori dei conti hanno inviato ai vertici dell'amministrazione
una nota, riferita al Certificato al bilancio 2017, in cui
ribadiscono che "il debito doveva essere riconosciuto e
finanziato nel bilancio 2017 a prescindere dall'effettivo
versamento dilazionato concesso per il 2018".
I revisori evidenziano che "il certificato di bilancio è da
ritenersi corretto se, e solo se, non include l'allocazione
sull'anno 2018 del debito Ream" e che "la sola allocazione
nell'esercizio 2018 non è sufficiente a sanare la mancata
rilevazione del debito nell'esercizio di perfezionamento dello
stesso".
"Questioni già discusse", secondo il presidente del Consiglio
comunale Fabio Versaci, che ha chiesto di audire i revisori "per
meglio comprendere le ragioni della nota che al momento mi
sfuggono".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA