La Regione Piemonte avrà presto una
legge contro i cyberbulli, e intende istituire una giornata
dedicata alla sensibilizzazione su questo tema.
Due testi in materia sono attualmente in discussione nelle
Commissioni congiunte Cultura e Sanità. Uno è stato presentato
dal presidente del Consiglio regionale Mauro Laus, che presiede
anche il Comitato Diritti Umani dell'Assemblea legislativa
piemontese. L'altro ha la prima firma dell'esponente Pd Domenico
Rossi. Le consultazioni con i soggetti coinvolti si sono
concluse nel luglio scorso.
La proposta di legge il cui primo firmatario è Laus prevede
l'istituzione di una Giornata regionale contro bullismo e
cyberbullismo e di un Osservatorio sul fenomeno, lo stanziamento
di 45 mila euro l'anno per finanziare i progetti di contrasto,
sportelli di ascolto, e azioni mirate anche al recupero
dell'autore degli atti di bullismo.
Entrambi i testi prevedono campagne di sensibilizzazione,
iniziative culturali, corsi di formazione, programmi di supporto
delle vittime e per la rieducazione dei bulli. La nuova legge
partirà da una definizione del cyberbullismo, che nel testo di
Rossi viene definito come l'insieme degli "atti di pressione,
aggressione, molestia, denigrazione, ricatto, ingiuria,
diffamazione, offesa, furto d'identità, alterazione,
manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno
di minorenni, realizzati per via telematica, nonché gli atti
volti a diffondere contenuti riguardanti componenti del nucleo
famigliare del minore, allo scopo di offenderlo o suscitare
emarginazione".
"Il bullismo - afferma Rossi - si colloca nel recente quadro
di esplosione dei social media. È fondamentale che la Regione
Piemonte, in coerenza con l'intervento nazionale, si occupi
direttamene di questo fenomeno, con l'obiettivo di integrare la
normativa nazionale e non di sovrapporvisi".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA