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Torino, niente libertà per il boss

Torino, niente libertà per il boss

Respinta istanza Paviglianiti, 'un capo di 'ndrangheta reggina'

TORINO, 21 agosto 2017, 13:07

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Non uscirà dal carcere il "boss dei boss". La Cassazione ha confermato il provvedimento con cui il tribunale di sorveglianza di Torino ha respinto la richiesta di "liberazione condizionale" di Domenico Paviglianiti, 56 anni, considerato uno dei capi assoluti della 'ndrangheta reggina negli anni Ottanta e Novanta attiva anche nel Nord-Ovest, sospettato dagli inquirenti - nel corso delle vecchie indagini a suo carico - di essere coinvolto in circa 140 casi di omicidio (accusa sempre respinta).
    Paviglianiti fu arrestato in Spagna nel 1996 ed estradato in Italia nel 1999. La difesa sosteneva che c'era stata una violazione degli accordi con Madrid, visto che nell'ordinamento ispanico l'ergastolo non è previsto. Il tribunale torinese, però, ha sottolineato che Paviglianiti è sottoposto al cosiddetto "carcere duro", e la Cassazione ha ribadito che questa misura non permette di ipotizzare "il sicuro ravvedimento del detenuto", una dei parametri su cui si basa la liberazione condizionale.
   

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