La Procura di Cuneo ha tolto i
sigilli dal cantiere del Tenda bis, sotto sequestro dal 24
maggio scorso nell'ambito di una inchiesta sulla realizzazione
del raddoppio del tunnel che collega Italia e Francia passando
dalla Val Vermenagna e dalla Val Roya. Quattro le persone
arrestate e diciassette quelle indagate a vario titolo per furto
aggravato e frode in pubbliche forniture. L'ipotesi degli
inquirenti è che dal cantiere siano sparite 200 tonnellate di
materiale, per un valore di circa 100 mila euro, così che una
pluralità di opere siano state eseguite con modalità difformi
dal progetto esecutivo.
L'autorizzazione al dissequestro, auspicato da molti per
consentire la conclusione di una infrastruttura ritenuta
fondamentale per la zona, è stata data dal procuratore capo
Francesca Nanni. "Ora occorre ripartire al più presto con i
lavori", commenta su Twitter Francesco Balocco, assessore alle
Infrastrutture della Regione Piemonte.
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