E' dedicata ai primi rapporti tra
Italia e Giappone, nella seconda metà dell'800, quando militari,
diplomatici e commercianti scoprirono quel Paese, la mostra 'Per
un filo di seta. 1867, l'Italia in Giappone' aperta dal 28
luglio al primo ottobre al Mao di Torino.
In tutto 30 pezzi, tra vecchie fotografie, xilografie,
disegni e interessanti testimonianze lasciate da alcuni setaioli
piemontesi che in quegli anni sfidarono innumerevoli difficoltà
per difendere il prestigio dell'industria serica italiana. Tra
questi artigiani vi sono il Cavaliere Pietro Savio di
Alessandria e Giovanni Battista Imberti di Racconigi che
scrissero rispettivamente un prezioso diario e una raccolta di
memorie. Vittorio Sallier de La Tour si dedicò invece al
consolidamento dei rapporti tra i due Paesi, stabilendosi dal
1867 al 1870 a Yokohama, uno dei pochi porti giapponesi che
lentamente stava uscendo da secoli d'isolamento. La mostra è
inserita nelle celebrazioni del 150/o anniversario delle
relazioni tra Giappone e Italia.
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