La Procura generale di Torino ha
avocato a sé l'inchiesta sulla morte di Angela D., sessantenne
che perse la vita il 16 aprile 2015 a causa di un tumore maligno
che, secondo la denuncia dei familiari, non le venne
diagnosticato 5 anni prima, all'ospedale San Giovanni Bosco, in
occasione di un intervento di calcoli alla colecisti. L'avvocato
generale Giorgio Vitari ha rinunciato alla richiesta di
archiviazione presentata dal pm Vincenzo Pacileo. Gli
accertamenti, dunque, proseguiranno.
La sessantenne si era sottoposta a un'operazione per togliere
i calcoli. Dopo alcuni mesi, però, la donna iniziò ad accusare
dolori e i controlli accertarono la presenza di metastasi al
fegato. Secondo i familiari, assistiti dall'avvocato Carlo
Mussa, l'esistenza del tumore risultava evidente già dall'esame
istologico effettuato in occasione dell'operazione. Una tesi che
adesso verrà verificata dalla Procura generale.
Due medici erano stati iscritti nel registro degli indagati
con l'accusa di omicidio colposo.
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