"Adesso viene il difficile". Così
Nicola Lagioia, direttore artistico del Salone del Libro, scrive
in un lungo post su Facebook "approfittando di un viaggio in
treno da Torino a Roma". "Nessuno di noi è riuscito a tirare
ancora il fiato: la Fondazione per il Libro ha lavorato così
tanto in questi mesi, che già mercoledì e giovedì eravamo a fare
(con gli occhi cerchiati e l'adrenalina troppo in circolo)
riunioni di assestamento necessarie a tornare operativi in poco
tempo", spiega Lagioia che definisce il suo post "un pretesto
per un saluto di chiusura".
"L'augurio - afferma - è che chi ha in mano di fatto le sorti
diciamo così non immediatamente artistiche del Salone (Comune e
Regione prima di tutto, poi BancaIntesa, i ministeri della
Cultura e dell'Istruzione, i possibili investitori non soltanto
torinesi e piemontesi) condivida con noi lo spassionato
desiderio, come dice il poeta, 'di farlo durare, e dargli
spazio' nel migliore dei modi. Quindi no, non vado in
vacanza...".
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