"E' sempre più esteso e
preoccupante il fenomeno dei Neet, termine con il quale si
indicano i giovani che non studiano e non lavorano". Lo denuncia
Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino, in occasione della
giornata del 1/o maggio. "L'area metropolitana di Torino -
afferma in uno scritto pubblicato da 'La Voce e il Tempo' -
registra da diversi anni elevati tassi di disoccupazione, che
incidono pesantemente sul tessuto sociale ed impongono il
superamento dei modelli, formativi e lavorativi, risalenti al
pre-crisi. A pagare il più alto prezzo sono le giovani
generazioni".
Nosiglia annuncia il varo di un "Laboratorio metropolitano su
giovani e lavoro", destinato alla fascia 18-25 anni. L'obiettivo
è "stimolare la voglia di fare e di imparare attraverso
esperienze concrete". "Ci si prodigherà quindi - aggiunge - ad
accompagnare i giovani a progettare il proprio futuro
professionale, attraverso esperienze di successo che
contribuiscano all'autostima e che possano quindi produrre
autonomia".
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