Il Museo del Cinema di Torino
omaggia il regista indipendente americano Jon Jost, tra gli
autori più visionari e spirituali del panorama internazionale.
Ad inaugurare la rassegna dei suoi film 'Travel a Lot. Live a
Lot', domani, c'è lo stesso regista.
Lo sguardo di Jost non cede mai al compromesso, i suoi film
affrontano temi profondi e inusuali per il cinema tradizionali,
come la morte trattata in 'Coming to Terms' nel quale un padre
convoca i figli per dire loro che si sta per suicidare, perchè
malato. Come lo smarrimento del mondo intero dopo l'11 settembre
2001, nel poetico 'La lunga ombra', girato in due giorni, senza
copione, o come la separazione di una coppia gay di mezza età in
'Blue Starit'. O ancora, come la vita 'normale' degli abitanti
di Newport, una volta cittadina che viveva di pesca, ora meta
turistica di massa.
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