L'ultima vendemmia è stata
eccellente, per alcuni addetti ai lavori addirittura "da 110 e
lode" ma anche al 'vigneto Piemonte' necessitano "strategie
nuove e condivise". E' quanto ha sostenuto oggi, a Castagnito
(Cuneo), Giulio Porzio, presidente di Vignaioli Piemontesi.
"Serve più sostenibilità in vigna, ecologica ed economica - ha
detto - ciò permetterà ai giovani di avere un futuro sulle
colline piemontesi". Porzio ha condiviso le debolezze del vino
italiano nell'export evidenziate nei giorni scorsi da un'analisi
Ismea. "elevata frammentazione, incapacità di fare sistema,
scarse alleanze produttive e commerciali con aziende estere,
difficoltà a comunicare efficacemente la grande diversità e
varietà".
La vendemmia 2016 in Piemonte si è chiusa con una produzione
di 2,5 milioni di ettolitri (+3.3% sul 2015), 5 stelle
d'eccellenza per Arneis, Barbera, Brachetto, Nebbiolo e Ruchè.
Le aziende vitivinicole sono 18 mila, gli ettari vitati 43.500.
Il valore dell'export si attesta attorno al miliardo di euro.
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