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Corte Conti, criticità sul rendiconto Torino 2014

Assessore Rolando, al lavoro per risolvere problemi del passato

(ANSA) - TORINO, 3 FEB - La Corte dei Conti evidenzia alcune "criticità" nel rendiconto del Comune di Torino per l'anno 2014, quando ad amministrarlo era la giunta di centrosinistra di Piero Fassino. E sottolinea che "la loro mancata correzione" potrebbe "causare nel tempo una gestione non economica delle risorse ovvero situazione di squilibrio". E' quanto emerge dalla relazione dei giudici contabili consegnata oggi nella conferenza dei Capigruppo.
    "Siamo al lavoro da mesi per risolvere i problemi ereditati dalla precedente amministrazione", sottolinea l'assessore comunale al Bilancio, Sergio Rolando.
    Due, in particolare, le criticità rilevate nelle 37 pagine della relazione della Corte dei Conti: la "mancata restituzione dell'anticipazione di cassa a fine anno per oltre il 5% delle entrate correnti" e un "volume dei residui passivi del titolo I superiori al 40% degli impegni della medesima spesa".
   Problemi anche per quanto riguarda il piano di razionalizzazione delle partecipate per la sua "inadeguatezza", scrivono i giudici contabili, che mettono sotto la lente di ingrandimento anche i mutui sottoscritti da Gtt e Infrato per l'acquisto delle motrici della linea tramviaria 4 e per la metropolitana. Una "spesa obbligatoria" per il Comune di Torino, "di fatto incomprimibile", scrive la Corte dei conti. Di qui il rischio squilibrio, dal momento che la rata non era stata inserita tra le spese obbligatorie dell'Ente dalla precedente amministrazione. Va però rilevato che, essendo i mutui in capo a soggetti terzi, l'ammontare "non incide sul calcolo percentuale di indebitamento". "La relazione della Corte dei Conti - osserva Rolando - non fa che confermare quanto la nostra amministrazione sostiene dal giorno del suo insediamento. Il bilancio previsionale che stiamo predisponendo non potrà dunque che tenere conto di questi rilievi, che sulle casse comunali peseranno per il 2017 per oltre 40 milioni di euro aggiuntivi sulla spesa corrente".

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