Condannato a dodici anni di
reclusione in primo grado, assolto e scarcerato con effetto
immediato dalla Corte di assise d'appello. Si chiude così, per
adesso, il caso giudiziario legato all'omicidio di Idrit Kuci,
un albanese ucciso a colpi di pistola in una strada di Torino il
6 agosto 2011. Per il delitto era imputato un suo connazionale,
Armando Gorezi, che su richiesta dell'autorità giudiziaria
italiana venne catturato in Albania il 14 febbraio 2015 e in
seguito estradato. Secondo la ricostruzione dell'accusa, pochi
giorni prima di morire Kuci aveva aggredito e percosso Gorezi
(che per questo ottenne l'attenuante della provocazione) nel
quadro di una vicenda, mai del tutto chiarita, nella quale si
mescolavano storie di prostituzione e di gelosie personali.
"Niente di tutto questo - commenta l'avvocato Basilio Foti, che
ha difeso Gorezi insieme al collega Gian Paolo Zancan - Il
nostro assistito era estraneo ai fatti. E dopo tanti anni di
attesa abbiamo avuto ragione".
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