Servono "interventi urgenti" sul
sistema delle carceri piemontesi, "ormai connotate da profonda
disorganizzazione a cui solo la professionalità degli agenti
penitenziari riesce a mettere un argine nonostante l'assenza di
uomini e mezzi". Lo sostiene Leo Beneduci, segretario generale
dell'Osapp, Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia
Penitenziaria, denunciando il rinvenimento di alcuni cellulari
nelle carceri di Cuneo e Alessandria.
A Cuneo, in particolare, un nuovo recluso aveva addosso,
nascosto nell'orifizio anale, un cellulare di dimensioni
ridotte, dotato di carta sim e perfettamente funzionante. Due
cellulari, anche questi perfettamente funzionanti, erano
nascosti in una scarpa e in un termosifone di una cella del
carcere di Alessandria occupata da due detenuti sudamericani.
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