Ogni anno in Piemonte circa il 36%
dei focolai di malattie trasmesse dagli alimenti è rappresentato
dagli avvelenamenti da funghi. Per questo motivo l'Istituto
Zooprofilattico di Torino, incaricato nelle scorse settimane
come laboratorio ufficiale per le analisi per l'identificazione
delle specie di funghi epigei sul territorio regionale, ha
realizzato un vademecum per il consumo sicuro.
La brochure, scaricabile gratuitamente dal sito
www.izsto.it., riporta alcuni consigli e sfata alcune credenze
che potrebbero rivelarsi molto pericolose. Fra queste il fatto
che non è vero che la cottura elimina le sostanze tossiche o
velenose come è falso che se un fungo è stato assaggiato da un
insetto o da un animale del bosco allora è commestibile anche
per l'uomo. Fra i consigli, quello di consumare i funghi in
breve tempo e non spesso, di raccoglierli sempre in zone non
inquinate e di fare attenzione ai 'sosia'. Inoltre è importante
sapere che solo alcuni tipi di fungo si possono consumare crudi.
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