Una maxi-confisca di beni, per un
valore di 121 milioni di euro, è stata disposta dal tribunale di
Torino nei confronti di un imprenditore oggi in pensione che
avrebbe accumulato il patrimonio in modo illecito a partire
dagli anni '50. Le indagini della guardia di finanza, condotte a
partire dal 2013 e coordinate dal pm Roberto Furlan, hanno
evidenziato infatti "sofisticate operazioni finanziarie e
societarie poste in essere con modalità delittuose e
fraudolente, ai danni di alcune società" e anche "condotte per
eludere o evadere il fisco". Le ricchezze accumulate, inoltre,
sarebbero state in gran parte trasferite all'estero e poi
riportate in Italia usufruendo degli 'scudi fiscali' del 2003 e
del 2009.
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