"Abbiamo il dovere di ampliare la
tutela dell'aggredito. Mi metto nei panni dei cittadini che sono
mariti e papà e che potrebbero trovarsi questa notte in una
situazione difficile. Serve una norma che permetta di difendere
i propri cari". Così Enrico Costa, ministro per Affari regionali
ed ex viceministro della Giustizia, sulla proposta di legge che
riguarda la legittima difesa.
"L'allarme sociale - ha detto, in un convegno a Cuneo - ci
spinge a rivedere il concetto di legittima difesa, un istituto
che di fatto risale al 1930. La riforma Castelli del 2006 è
risultata inefficace perché di difficile interpretazione. Oggi -
ha aggiunto Costa - serve una norma chiara, puntuale e da
interpretare in modo omogeneo e che, soprattutto, garantisca in
modo effettivo la sicurezza delle persone e delle famiglie. Non
mi interessa di chi è la primogenitura. Ogni buona proposta sia
valutata senza veti. La sicurezza delle nostre famiglie e dei
nostri figli non è né di destra né di sinistra".
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