Fu la presenza di acqua nella
bombola di un estintore a provocare lo scoppio che nell'agosto
del 2013 devastò il Museo Regionale di Scienze Naturali a
Torino. Lo ha accertato la consulenza disposta dal pm Raffaele
Guariniello, che procede per disastro colposo e ha iscritto i
nomi di una decina di persone nel registro degli indagati
(alcuni dirigenti e funzionari della Regione).Il sindaco, Piero
Fassino, ha intanto comunicato alla procura di avere revocato
l'ordine di inagibilità dei locali.
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