Non è stato omicidio volontario, ma
preterintenzionale, quello del tabaccaio valdostano Enrico
Rigollet, avvenuto nel suo negozio a Torino lo scorso 11
dicembre. Lo ha stabilito una consulenza del medico legale
Roberto Testi consegnata in questi giorni al pm Chiara Maina.
Secondo la perizia l'uomo è morto non solo per le botte, ma
anche per un infarto. Si alleggerisce così la posizione di
Giuseppe Cerasa, il 38enne a cui la vittima aveva rifiutato
alcol e sigarette, stato arrestato.
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