Il tema dei 'viri probati', cioè la possibilità di ordinare preti uomini anziani di provata fede sposati e con famiglia, si riaffaccia al Sinodo sull'Amazzonia in corso in Vaticano e accenna già a diventarne un tema dominante per la necessità di rispondere alle esigenze delle comunità locali prive di ministri del culto e all'appello di papa Francesco di creare una Chiesa "dal volto amazzonico".
"Stiamo cercando di mettere in pratica quello che il Papa ci chiede - spiega in un briefing il carmelitano mons. Wilmar Santin, vescovo prelato di Itaituba (Brasile) -, che gli indigeni partecipino a dare un volto alla Chiesa amazzonica. Ma per farlo hanno bisogno di ministri propri. In una riunione pre-sinodale a Manaus, un altro presule mi ha riferito quello che è il sogno del Papa, che ogni villaggio abbia come ministro un padre indigeno locale. Ma Francesco intanto ha detto: 'andate avanti con quello che la Chiesa per ora permette, cioè il diaconato permanente".
Mons. Santin, nella cui prelatura a Sud dello Stato del Parà la maggior parte degli indios Mundurukù sono battezzati con la Chiesa cattolica, racconta che "stavamo procedendo con il primo passo, cioè costituire ministri dell'eucaristia, poi i cosiddetti 'accoliti' per le letture, quindi arrivare al diaconato, ma abbiamo cambiato, perché ci siamo resi conto che era meglio iniziare con i ministri delle letture, dato che da noi l'eucaristia non si può conservare a lungo, causa l'umidità e gli insetti, anche in un ciborio ben chiuso". Si parla di territori dove per raggiungere le comunità occorrono giorni e giorni di viaggio nella foresta o a bordo delle canoe. "Abbiamo quindi formato in due fasi un gruppo di 48 ministri della parola, di cui 29 donne, che predicano nella loro lingua Mundurukù - aggiunge il vescovo -. E la prossima fase sarà creare ministri del battesimo, poi del matrimonio, perché gli indigeni sono consapevoli dell'importanza del battesimo, e ci tengono a sposarsi in chiesa, vogliono la benedizione di Dio. Vediamo quando sarà possibile l'ordinazione diaconale".
Mentre al Sinodo, dopo le prime Congregazioni generali, oggi e domani si riuniscono i Circoli minori, oltre alla grande questione ecologica e alle depredazioni dalle multinazionali, è proprio "il modo di essere Chiesa in Amazzonia", con la particolarità del territorio, le enormi distanze, la scarsità di sacerdoti e il gran lavoro condotto dalla religiose, a far da filo rosso tra gli interventi dei padri sinodali. Il colombiano mons. Medardo de Jesus Henao Del Rio, spiega che recentemente ha ordinato un diacono indio e lo ha fatto "con i due riti, quello cattolico e quello indigeno". E la stessa Chiesa fa molto per cercare di educare le comunità locali contro piaghe come il narcotraffico o anche fenomeni endemici come l'infanticidio (specie di bimbi con malformazioni) o le violenze sulle donne.
"Noi come Chiesa cattolica dobbiamo cercare nuovi cammini, nuove strategie, perché i tempi sono nuovi", afferma il vescovo Santin. E le sue parole sembrano fare eco a quelle di oggi di papa Francesco in un tweet, che non può non legarsi al Sinodo sull'Amazzonia. "Lo Spirito Santo, artefice di fraternità, ci dia la grazia di camminare insieme; ci renda coraggiosi nello sperimentare vie di condivisione e di missione".
Intanto un altro tema-chiave è quello delle donne, per le quali le comunità locali auspicano forme di "ministero ufficiale". "Ci troviamo in un 'kairos' ecclesiale, un momento giusto, opportuno - commenta suor Gloria Liliana Franco Echeverri, presidente della Confederazione latino-americana dei Religiosi (Clar) -. A questo Sinodo partecipano 40 donne, che dietro ne hanno tante altre. La Chiesa ha un volto anche femminile, è madre, maestra, in questo tempo è anche sorella e discepola. Abbiamo tutto un cammino da percorrere, e prima di noi ci sono state tante altre donne. La Chiesa è in discernimento e non sappiamo se il culmine sarà in questo tempo o in un altro. Noi andiamo avanti: non si tratta di potere, ma di servizio, del riconoscimento di un ruolo che come donne abbiamo. Un cammino che procede verso nuovi orizzonti".