(ANSA) - ROMA, 16 OTT - "È fondamentale per noi, città di
Crema, in questo Consiglio comunale, esprimere la nostra
vicinanza alla famiglia di padre Gigi Maccalli, a tutta
Madignano che vuole riabbracciare il proprio compaesano,
inviando al ministero degli Esteri questo messaggio: che sia
massima l'attenzione per questo caso che ha colpito
profondamente la nostra comunità preoccupata per le sorti di un
suo figlio generoso, perché non cali il silenzio su una vicenda
che ci riporta al dramma di uno dei Paesi più poveri del mondo,
devastato prima dalla dittatura e ora da una situazione
socio-politica ed economica molto gravosa per una popolazione
allo stremo". Così recita l'appello lanciato dal Consiglio
Comunale di Crema, città italiana della cui provincia è
originario il missionario padre Luigi Maccalli, rapito in Niger
un mese fa. Lo riferisce Fides.
"La notte del 17 settembre - ricorda la nota - un commando
di uomini ancora ignoti ha fatto irruzione nella missione di
Bomoanga, in Niger, portando via con sé padre Pierluigi
Maccalli. Da quel momento non si è mai avuto alcun aggiornamento
dal Niger: né sull'identità dei sequestratori, forse jihadisti
provenienti dal vicino Burkina Faso, e le loro motivazioni e
scopi, né delle condizioni di padre Maccalli. Allo sgomento per
un fatto così grave si aggiunge di giorno in giorno, di ora in
ora, l'angoscia per il silenzio che circonda questa vicenda
lontana solo geograficamente ma in realtà così vicina alla
nostra comunità". "Ci appelliamo al governo perché infonda il
massimo impegno nelle relazioni diplomatiche con il Niger e il
suo Presidente, Mahamadou Issoufou. E facciamo appello anche ai
suoi sequestratori: vi preghiamo di far sapere alla sua famiglia
che padre Maccalli è vivo e sta bene, e vi chiediamo di
liberarlo, senza altre condizioni", conclude la nota.(ANSA).