(ANSA) - ROMA, 31 MAG - "Un chilo di latte in polvere costa
più del salario medio mensile. Come possono le mamme venezuelane
dar da mangiare ai loro figli?". Il cardinale Jorge Urosa
Savino, arcivescovo di Caracas, ha denunciato la drammatica
situazione del Venezuela questa mattina intervenendo ad una
conferenza stampa organizzata da Aiuto alla Chiesa che Soffre in
collaborazione con l'associazione Venezuela La Piccola Venezia.
Il porporato ha denunciato le responsabilità del governo nella
gravissima crisi in atto. "Già nel 2010 avevo affermato che il
sistema politico totalitario marxista che l'attuale
amministrazione ha imposto avrebbe portato alla rovina il nostro
Paese e così è stato. Le fallimentari scelte del governo e
soprattutto la fallimentare politica economica hanno fatto sì
che ci trovassimo in queste tragiche condizioni. E non possiamo
neanche sperare nell'opposizione, perché chiunque è contrario al
regime viene incarcerato o esiliato". Il cardinale ha notato
come la situazione sia drasticamente precipitata nel corso degli
ultimi quattro anni, soprattutto per i bambini. "È davvero
penoso vedere i bambini rovistare tra la spazzatura in cerca di
cibo". Come ha informato la giornalista Marinellys Tremamunno,
presidente di Venezuela La Piccola Venezia, secondo la Caritas
nazionale sarebbero almeno il 16,8% i bambini gravemente
malnutriti.
In questo contesto la Chiesa venezuelana cerca di soddisfare
i bisogni della popolazione. "In moltissime parrocchie la Chiesa
sfama i venezuelani attraverso le 'pentole solidali'. I nostri
sacerdoti e le nostre religiose sono davvero degli eroi al
fianco dei poveri del Venezuela".
Monsignor Oswaldo Azuaje Perez, vescovo di Trujillo, diocesi
verso il confine con la Colombia, sottolinea che "in alcune zone
la malnutrizione è causa di morte dei bambini".
Nei giorni scorsi una delegazione di Aiuto alla Chiesa che
Soffre si è recata in Venezuela proprio per mettere a punto
nuovi aiuti. Negli ultimi anni la Fondazione pontificia ha
sostenuto sempre più progetti: "Prima del 2014 realizzavamo
interventi in sole 6 diocesi - ha spiegato in conferenza stampa
Alessandro Monteduro, direttore Acs - ora ne aiutiamo ben
20".(ANSA).