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Shoah: nascose ebrei, Istituzione Teresiana Roma è "House of Life"

Da Fondazione Wallenberg targa ad associazione laicale cattolica

    Domenica prossima, 16 febbraio, all'Istituzione Teresiana di Roma verrà consegnata dalla Fondazione Internazionale Raoul Wallenberg la targa che la identifica come "House of life" per l'opera di soccorso messa in atto a difesa di ebrei e altri perseguitati dai nazifascisti durante i nove mesi di occupazione di Roma durante la seconda guerra mondiale.

    Durante la guerra la sede dell'Istituzione Teresiana a Roma - associazione internazionale di fedeli di diritto pontificio - si trovava in via Gaeta 8 e lì cinque membri dell'associazione di nazionalità spagnola, Maria Luisa Gonzalez del Pino, Anna Maria Lopez, Milagro Nadal, Mariana Martin e Matilde Marin, aprirono la loro casa, allora Collegio Universitario, a chi chiedeva un rifugio: erano ebrei lì indirizzati da sacerdoti amici, famiglie di antifascisti in pericolo per i bandi emanati dalla Repubblica Sociale Italiana, o persone comuni che avevano perso la casa per i bombardamenti o sfollati dalle zone del Fronte più a sud. Le cinque teresiane erano a Roma da poco tempo, alcune da pochi mesi, quindi nuove della città, ma ciò, che di fatto costituiva una difficoltà, non le intimorì, né le fermò, convinte che in una situazione difficile per tutti era più che mai necessario pensare al prossimo più che a se stesse.

    La vicenda è venuta alla luce con la ricerca della professoressa Anna Doria che è sfociata in un libro "Oggi sono venuti i tedeschi - vita quotidiana a Roma sotto l'occupazione nazista", pubblicata nel 2017 dall'Editore Gangemi.

    L'Istituzione Teresiana, associazione laicale nata in Spagna nel 1911 per opera di San Pedro Poveda, sacerdote diocesano, aveva ottenuto l'approvazione pontificia nel 1924. Alla fine di novembre del 1934 si era stabilita a Roma con la finalità di far vivere anche qui il proprio carisma di presenza cristiana nel mondo dello studio e della cultura e nel 1937 aveva aperto un collegio universitario proprio in via Gaeta 8. Oggi è presente in 29 paesi di quattro continenti con scuole, residenze universitarie, progetti socio-educativi, centri dI formazione, attività di cooperazione internazionale e presenze individuali nel pubblico.

    La cerimonia di domenica avverrà a Villa Ximenes, sede dell'Istituzione Teresiana, in via Cornelio Celso 1 alle 17.00, alla presenza di Gregoria Ruiz del Consiglio Generale dell'Istituzione Teresiana, di Paola Palagi, direttrice dell'Istituzione Teresiana in Italia, di padre Gianpaolo Sartoretto e don Stefano Matricciani in rappresentanza di mons. Guerino Di Tora, vescovo ausiliare di Roma, di Grazia Loparco, docente nella Pontificia Facoltà di Scienze dell'Educazione Auxilium, studiosa del tema dell'accoglienza agli ebrei negli Istituti Religiosi di Roma, Antonio Parisella, presidente del Museo Storico della Liberazione, di Massimo Finzi, assessore alla Memoria della Shoah della Comunità ebraica di Roma, Anna Doria, autrice di testi di Storia, Silvia Costantini, vice presidente della Fondazione Raoul Wallenberg, Elena Colitto Castelli, coordinatrice per l'Italia del progetto "House of life", di fratel Roberto Moraglia, direttore dell'Istituto San Leone Magno, di Paola Massiah e Paolo De Carolis in qualità di testimoni.

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