"Se oggi vogliamo offrire una visione dell'Europa, credo sia giusto cominciare affermando che attualmente non c'è ancora una percezione univoca dell'Europa, neanche dal punto di vista del progetto da realizzare". Lo ha affermato l'arcivescovo Paul Richard Gallagher, segretario della Santa Sede per i Rapporti con gli Stati, nel suo intervento a Strasburgo in occasione delle giornate interdisciplinari organizzate per celebrare i 50 anni di presenza del Vaticano al Consiglio d'Europa .
"Mettendo da parte le visioni pessimiste sull'Europa - di chi la vede come 'un essere sopranazionale senza anima e cuore', o un luogo dove il bene e il male sono in definitiva determinati dalla legge, i decreti o la legge della maggioranza - vorrei presentare oggi un'idea di Europa che non ignori le sua fondamenta e radici cristiane", ha detto Gallagher.
Soffermandosi su alcuni temi - il rispetto dei diritti umani e la dignità della persona, la centralità della persona nel progetto educativo, le migrazioni, interreligiosità e interculturalità, l'etica e la politica, Gallagher ha esposto "qualche idea per un progetto di costruzione europea che non vale solo per i cattolici o i cristiani in generale, ma che possono costituire degli elementi di riflessione per tutte le persone di buona volontà". "Il mondo vive come spezzato e schiacciato dalle sue chiusure e polarizzazioni, lontano dai valori universali e naturali che Dio ha messo nel cuore di ciascuna persona umana", ha denunciato Gallagher, affermando che per ricostruire insieme l'Europa serve unità.
"E' necessario riscoprire l'unità che è alla base stessa della vita della persona. L'unità tra la persona e l'etica, la politica, il lavoro, e tutte le altre attività che l'essere umano compie sotto il sole", ha osservato il 'ministro degli Esteri' della Santa Sede. "Spesso trascuriamo che l'essere umano è allo stesso tempo anima, spirito e corpo. Mentre il corpo evolve, anche lo spirito e l'anima fanno lo stesso. Gli uomini oggi in Europa, e in generale nel mondo, sono chiamati a riflettere sulla bellezza di questa evoluzione unitaria", ha concluso Gallagher.