A quattro anni dallo "storico" accordo di Parigi, "si osserva come gli impegni assunti dagli Stati sono ancora molto 'fluidi' e lontani dal raggiungere gli obiettivi fissati". Così il Papa in un videomessaggio al vertice Onu sul cambiamento climatico. "E' necessario chiedersi - afferma Francesco - se vi sia una reale volontà politica di destinare maggiori risorse umane, finanziarie e tecnologiche per mitigare gli effetti negativi del cambiamento climatico e aiutare le popolazioni più povere e vulnerabili, che sono quelle che ne soffrono maggiormente".
Papa Francesco parla nel videomessaggio del cambiamento climatico come di "uno dei fenomeni più gravi e preoccupanti del nostro tempo". "Si tratta di una delle principali sfide che dobbiamo affrontare e per questo l'umanità è chiamata a coltivare tre grandi qualità morali: onestà, responsabilità e coraggio", afferma.
"Anche se la situazione non è buona e il pianeta ne soffre - sottolinea il Pontefice -, la finestra per un'opportunità è ancora aperta. Ancora. Ancora siamo in tempo. Non lasciamo che si chiuda". "Apriamola con il nostro impegno a coltivare uno sviluppo umano integrale, per assicurare alle generazioni future una vita migliore. Il futuro è il loro, non il nostro", è la sua esortazione, cui aggiunge una citazione dalla sua enciclica Laudato sì: "Mentre l'umanità del periodo post-industriale sarà forse ricordata come una delle più irresponsabili della storia, c'è da augurarsi che l'umanità degli inizi del XXI secolo possa essere ricordata per aver assunto con generosità le proprie gravi responsabilità".
"Con onestà, responsabilità e coraggio - prosegue il Papa - dobbiamo mettere la nostra intelligenza 'al servizio di un altro tipo di progresso, più sano, più umano, più sociale e più integrale', che sia capace di mettere l'economia al servizio della persona umana, di costruire la pace e di proteggere l'ambiente". Secondo Francesco, "il problema del cambiamento climatico è legato a questioni di etica, equità e giustizia sociale. L'attuale situazione di degrado ambientale è legata al degrado umano, etico e sociale, come sperimentiamo ogni giorno".
"E questo - sottolinea - ci obbliga a riflettere sul senso dei nostri modelli di consumo e di produzione e ai processi di educazione e di sensibilizzazione per renderli coerenti con la dignità umana. Siamo di fronte a una "sfida di civiltà" in favore del bene comune. E questo è chiaro, com'è anche chiaro che ci sono una molteplicità di soluzioni che sono alla portata di tutti, se adottiamo, a livello personale e sociale, uno stile di vita che incarni l'onestà, il coraggio e la responsabilità".
"Mi piacerebbe che queste tre parole chiave: onestà, coraggio e responsabilità, occupassero un luogo centrale nel vostro lavoro di oggi e di domani, che accompagno da qui con i miei migliori auspici e con la mia preghiera", conclude il Papa.