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Semeraro, speriamo a settembre bozza di riforma al Papa

Nuova costituzione 'Praedicate evangelium', prosegue consultazione

    "Il Consiglio dei cardinali spera con fondamento di consegnare la bozza della nuova costituzione apostolica sulla Curia romana entro quest'anno: la speranza è di consegnare la bozza al Papa a settembre. Poi i tempi del Papa li decide lui". Così il segretario del Consiglio dei cardinali, il vescovo di Albano mons. Marcello Semeraro, durante un briefing a conclusione della 30/a sessione dell'organismo che lavora col Papa alla riforma della Curia romana, ha risposto a una domanda su quando sarà licenziata la bozza della nuova costituzione, che ha il titolo provvisorio di 'Praedicate evangelium' e che sostituirà la 'Pastor bonus' di Giovanni Paolo II.

    E' attualmente in corso la consultazione sulla prima versione del testo, che ha registrato la risposta di tutti i Dicasteri di Curia e delle Pontificie Università romane, e ora prosegue per permettere la risposta da parte delle Conferenze episcopali nazionali che non hanno potuto rispettare la scadenza. Al termine, una volta consegnato il testo al Papa, un'ulteriore revisione canonica spetterà al Dicastero per i Testi legislativi oltre che, per certi aspetti, all'ex Sant'Uffizio.

    Semeraro ha posto l'accento sul fatto che la riforma della Curia, "in un mondo che cambia", tiene conto della "conversione missionaria" chiesta dal Papa alla Chiesa col suo manifesto pastorale Evangelii gaudium. "C'è la percezione che non siamo più in un regime di cristianità - ha spiegato - e non basta più fare attenzione all'ordine della dottrina, ma innanzitutto all'annuncio. E la stessa Curia, quale organismo di servizio, ha bisogno di cambiamenti per la sua funzione ecclesiale e per il mondo". Lo stesso titolo della costituzione, che vene dal Vangelo di Marco, vuole esprimere questa "svolta missionaria".

    Il nuovo documento sancisce naturalmente in via definitiva la nascita dei nuovi Dicasteri già avviati, come la Segreteria dell'Economia, il Dicastero per la Comunicazione, gli accorpamenti effettuati col Dicastero Laici-Famiglia-Vita e quello per lo Sviluppo umano integrale. Non è stato ancora definito, invece, l'ipotizzato dicastero 'missionario' che unirebbe l'ex Propaganda Fide e la Nuova evangelizzazione.

    Alla 30/a riunione del Consiglio col Papa erano presenti tutti i componenti - i cardinali Pietro Parolin, Oscar Andres Rodriguez Maradiaga, Reinhard Marx, Sean Patrick O'Malley, Giuseppe Bertello e Oswald Gracias -, presenti il segretario mons. Semeraro e l'aggiunto mons. Marco Mellino. Per desiderio del Papa, illustrata da Mellino una parte dei pareri giunti al Consiglio, secondo quest'ordine: osservazioni generali sul testo; questioni fondamentali da risolvere prima del suo esame; illustrazione delle osservazioni specifiche pervenute. In un'audizione, mons. Pio Vito Pinto, decano della Rota Romana, ha riflettuto sull'attività dei Dicasteri con competenza giuridica. Prossima riunione del Consiglio, il 17, 18 e 19 settembre.

    Concluso il lavoro sulla riforma, il Consiglio di cardinali resterà in funzione per coadiuvare il Papa nel governo della Chiesa e fisserà con lui un'agenda di temi da trattare. Di sicuro un aspetto sarà la presenza delle donne in funzioni apicali di Curia, "che non è esclusa - ha detto Semeraro - laddove la competenza del Dicastero non richieda l'ordine sacramentale dell'episcopato. Il battesimo è più che sufficiente per alcune cose". Alla domanda se nella bozza e nei pareri è mai emersa la richiesta di normare l'istituto del "Papa emerito", il segretario del Consiglio ha risposto: "No. La figura del Papa emerito non fa parte della Curia, non può essere regolata da una costituzione apostolica che riguarda la Curia romana". Intanto il Papa emerito Benedetto XVI, in un'intervista che uscirà domani sul settimanale del Corriere della Sera, ricorda a tutti: "Il Papa è uno, Francesco".

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